Cellulari ad hoc

Mark Knopfler @ Bolzano, 17/04/2008

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dr.maxx
view post Posted on 18/4/2008, 09:10




Alcune foto del meraviglioso concerto di Mark Knopfler a Bolzano @ palaonda le ho messe QUI. Enjoy!

Un grazie particolare a Carlo per i tagliandi ed a Fede e Farco (plus Rupert) per l'ottima compagnia. Ci si vede in Villa Manin.

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Edited by dr.maxx - 18/4/2008, 13:52
 
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dr.maxx
view post Posted on 19/4/2008, 19:47




Una foto la trovate pure su www.photosig.com QUI.
 
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dr.maxx
view post Posted on 20/4/2008, 10:46




Oltre ad altre mie foto che trovate nel collegamento visto sopra, il mio compagno di viaggio e di concerto, Farco, ha già approntato due bellissimie video del concerto di Mark Knopfler a Bolzano. Ecco il primo, la canzone è Hill farmer blues.



Ed ecco il secondo, si tratta della canzone Postcards from Paraguay.

 
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giofusi
view post Posted on 20/4/2008, 17:18




puoi mandarmi le foto che hai fatto??? c'ero anche io a bolzano....
Che spettacolo.....
 
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dr.maxx
view post Posted on 20/4/2008, 17:20




Ciao, son tutte in flickr. Nei prossimi giorni ne metterò delle altre: le puoi scaricare da lì...
 
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dr.maxx
view post Posted on 21/4/2008, 20:49




Ecco cosa dice Bruno Marzi nel Gazzettino di giovedì scorso:

Esemplare. Il sessantenne Mark Knopfler apre ancora una volta la sua anima e, una nota dopo l' altra, una chitarra dopo l' altra (la Telecaster, poi la Les Paul, poi la Strato, e ancora il dobro. E poi daccapo) sciorina uno spettacolo armonioso, logico, magistralmente suonato assieme ai suoi sei splendidi musicisti. E' il "Kill To Get Crimson" tour (dal titolo del più recente album dell'ottobre 2007) che stasera, 17 aprile, arriva al PalaOnda di Bolzano e poi torna l' 8 giugno a Villa Manin di Passariano di Codroipo. L' altra sera, al Forum di Assago, una bella folla lo ha tenuto in palmo di mano. Prima ancora, a show non ancora iniziato, è andata in pellegrinaggio davanti al palco per fotografare con i telefonini la mitica Stratocaster rossa, in bella vista sotto un raggio di luce. Succede ogni sera e rafforza il mito del "Guitar Hero" sui generis.

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Il vate di "Romeo and Juliet", "Money for Nothing" (non suonata in queste date) e "Sultan of Swing", canzone che sotto il marchio dei Dire Straits sconvolse, e a lungo, le classifiche pop-rock negli anni Settanta, è ancora attuale e originale. La sua particolare, ma comunque ortodossa elaborazione della tecnica fingerpicking è sempre un master per ogni buon chitarrista. La sua "non voce", secondo stilemi classici, salmodiante e potentemente narrativa, è sempre molto riconoscibile. Queste le premesse, con vecchi e nuovi accompagnatori come il tastierista e chitarrista Guy Fletcher, già con gli ultimi Straits, il chitarrista Richard Bennett, Danny Cummings alla batteria, Matt Rollings ancora alle tastiere, Glenn Worf al contrabbasso e basso elettrico e John McCusker al violino.

Mala tempora per i ritardatari, l' inglese con cognome tedesco è molto svizzero negli orari. E così alle 21 spaccate appare in scena, Fender Telecaster a tracolla per "Why Aye Man", e poi "Calling Elvis" con la Gibson Les Paul. E via dicendo, con il nuovo album quasi tralasciato (un paio di brani) e la sapienza di oltre trent'anni di carriera, e decine di milioni di dischi venduti, equamente distribuita lungo lo show. Piccolo vezzo, Mark non porta più gli occhiali e, come tutti quelli mai stati belli da giovani, fa ancora la sua bella figura in scena. Senza scomporsi troppo ovviamente.

Solo le belle luci ci fanno capire che quello che abbiamo sotto gli occhi è un palcoscenico al top. Per il resto l' attenzione è tutta per la musica. Non mancano i cavalli di battaglia (come detto, non tutti) vecchi e nuovi, come "Hill Farmer Blues", "Cannibals", "Speedway at Nazareth", "Devil Baby", tra gli altri. E, ovviamente, le interminabili "Telegraph Road" e "Sultan of Swing". Lo show, ricordiamo, vive di un retrogusto country-folk (più Irlanda-Inghilterra rispetto all'"eresia" Usa d' esportazione) che ormai caratterizza anche la produzione discografica di Knopfler, di qualità e regolare negli ultimi anni ma ovviamente routinaria rispetto al Mito. La fortuna di Mark Knopfler in Italia, e i palasport che si riempiono ad ogni venuta, prescinde però dal disco più o meno attuale. Perché dal vivo, si sa, assaporare un pezzo di storia del rock, ben vivo e vegeto, comunque è meglio.
 
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dr.maxx
view post Posted on 22/4/2008, 21:31




Ed ecco la scaletta di Bolzano:

1. Cannibals
2. Why Aye Man
3. What It Is
4. Sailing to Philadelphia
5. True Love Will Never Fade
6. The Fish and The Bird
7. Hill Farmer's Blues
8. Romeo and Juliet
9. Sultans of Swing
10. Marbletown
11. Postcards From Paraguay
12. Speedway At Nazareth
13. Telegraph Road

14. Brothers in Arms
15. So Far Away
16. Going Home
 
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6 replies since 18/4/2008, 09:10   2177 views
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